martedì 1 giugno 2010

Lettera di Clara Parlati sui "presunti" fatti di Marina di Camerota

SEMBRA ci sia qualche errore …

Direbbe qualcuno che la stampa sia il mezzo più potente per comunicare e far luce sulle verità della nostra società: a volte, questa considerazione potrebbe anche rivelarsi il perfetto contrario, o meglio, l’informazione è soggetta solo a verità circoscritte, che in realtà non fanno alcuna luce, ma continuano a perpetuare nell’ombra più scura senza via di fuga.

Leggendo su internet alcuni giornali locali, mi sono imbattuta in un articolo a dir poco “particolare”. Parlo dell’articolo stilato dall’egregio sig. Rito Ruggeri, “giornalista” del Giornale del Cilento, che ha mosso delle accuse molto discutibili:

scrive infatti che nel giorno 30 maggio, ossia la terza serata del Meeting del Mare, conosciutissima manifestazione organizzata a Marina di Camerota e frequentata ogni anno da migliaia di giovani (senza nessuna pretesa né politica, né tantomeno ideologica) che alcuni ragazzi appartenenti all’associazione CasaPound Italia abbiano minacciato altrettanti ragazzi, puntandogli addirittura un coltello alla gola, e sostenendo che volevano a tutti i costi creare una rissa. Punto focale dell’articolo è anche una bandiera sudista portata al concerto, che, a quanto pare, ha creato non poco scompiglio e dissensi tra i vari spettatori della serata. Queste sono le accuse principali. Ma ciò che mi lascia nel più mero dubbio è soprattutto lo stile e l’accuratezza delle testimonianze trascritte dal, ripeto, egregio sig. Ruggeri: “sembra che”, “a quanto pare”, “sembrava una spedizione punitiva in piena regola”… ebbene, più che un articolo di una testata giornalistica che si rispetti, è una supposizione di qualcuno che per sentito dire ha trascritto quattro ipotesi. Per carità, non discuto la serietà dell’autore, ma i dubbi sono non pochi. Mi spiego meglio: quella sera ero presente, e ci terrei, da testimone, a mettere due cose in chiaro. L’articolo parla di una presunta aggressione avvenuta il 30 maggio sera, quando in realtà i ragazzi, nonché amici, erano a Marina di Camerota il 29 sera e non il giorno dopo; la bandiera sudista non ha riscosso nel modo più assoluto dissensi, anzi per di più, alcuni ragazzi che erano al nostro fianco non si sono posti il problema e hanno sbandierato goliardicamente anche loro; con questi presunti aggressori c’erano anche molti amici non interni a CasaPound (in quanto non era una “spedizione” ma una semplice serata passata in comitiva) ed hanno constatato con i loro occhi che è stata una serata divertente, rilassante e trascorsa tra musica e giovani, senza nessuna distinzione politica come è stato scritto.

Beh, a questo punto concludo queste poche righe rivolgendomi direttamente al carissimo Rito Ruggeri, dicendo che prima di supporre certe cose bisogna rifletterci. Invito inoltre il suddetto a documentarsi ed informarsi sulla nostra realtà, sul nostro mondo e ciò che rappresentiamo, che sicuramente è tutt’altro che coltelli e violenza,ma cultura e promozione sociale.
Caro signor Ruggeri, le notizie infondate non sono di ottimo esempio per un esimio come lei …


Cordialmente,


CLARA PARLATI

responsabile Blocco Studentesco Cilento ( CasaPound Italia )